Le emorroidi sono vene ectasiche e gonfie di sangue nel vostro ano e retto inferiore, simili a vene varicose. Sono problematiche di carattere prettamente multifattoriale anche se spesso la causa è sconosciuta. Possono derivare da sforzi durante la defecazione o dalla maggiore pressione endoaddominale sulle efferente venose durante la gravidanza. Si dividono classicamente in interne (all’interno del retto) od esterne (esterne all’ano).

Sono molto comuni e si stima che i 3/4 della popolazione nel corso della vita abbia problematiche riconducibili a questo.

Molto spesso la gestione di questi disturbi si effettua in corso di complicazioni e fortunatamente si hanno a disposizione molti tipi di approcci.

Le emorroidi hanno il seguente corteo sintomatologico:

  • Sanguinamento indolore durante i movimenti intestinali (si potrebbe notare una piccola quantità di sangue rosso vivo sul vostro carta igienica o nel water)
  • Prurito o irritazione anale
  • Dolore o disagio
  • Gonfiore intorno l’ano
  • Una tumefazione di consistenza dura vicino al vostro ano, che può essere ipersensibile o dolorosa al tatto (verosimle trombosi emorroidaria)ds00096_im01772_r7_hemorrhoidsthu_jpg

La posizione incide sul quadro clinico stesso:

  • Le emorroidi interne si trovano all’interno del retto.Sono poco visibili dall’esterno e raramente producono una sintomatologia rilevante se si esclude il fatto che il transito delle feci (considerando la fragilità della mucosa) può produrre ulcerazione e di conseguenza sanguinamento. Di tanto in tanto, lo sforzo può spingere un emorroidi interne attraverso l’apertura anale processare il plesso ed essere causa di dolore o sanguinamento.
  • Le emorroidi esterne si formano sotto la pelle perianale. In corso di irritazione possono produrre prurito o sanguinamento.

Le vene intorno l’ano tendono a procidere in corso di ponzamento e possono gonfiarsi a causa di:

  • Sforzare durante i movimenti intestinali
  • Stare seduti per lunghi periodi di tempo sul water
  • Diarrea cronica o costipazione
  • Obesità
  • Gravidanza
  • Rapporto anale
  • Dieta povera di fibre
  • Le emorroidi sono più probabili con l’invecchiamento, perché i tessuti che sostengono le vene nel retto e ano possono indebolire.

Le complicazioni sono poco frequenti ma includono:

Anemia indotta dallo stillicidio ematico ricorrente

Trombosi che si verifica per la coagulazione di sangue nelle stesse

Il medico è in grado di valutarne la presenza anche con il solo esame obiettivo comprensivo di anoscopia o rettoscopia ma indubbiamente l’indagine che permette di confermare la diagnosi ed escludere aspetti collaterali inattesi a livello colico, è l’indagine endoscopica.

Per cercare di controllare l’evoluzione del disturbo si forniscono spesso consigli inerenti lo stile di vita:

  • Mangiare cibi ricchi di fibre, per aumentare il volume fecale rendendo più morbide le feci e tamponandone l’acidità
  • Semicupi con acqua fresca in modo da decongestionare il plesso emorroidario
  • Mantenere la zona anale pulita tamponando la regione per asciugare
  • Non usare la carta igienica con manovre eccessivamente vigorose per non traumatizzare il plesso
  • Utilizzare FANS tramite somministrazione rettale per controllare l’infiammazione ed il dolore

Altresì esistono una gamma di procedure mininvasive:

Legatura elastica dei gavoccioli

Scleroterapia

Coagulazione

Ove queste si dimostrassero insufficienti si ha sempre a disposizione l’opzione chirurgica:

Transanal Haemorroid Dearterialization (THD): consiste nella chiusura delle afferenze vascolari al plesso emorroidario mediante l’apposizione di punti di sutura in corrispondenza delle arterie proprie del plesso, individuate con l’impiego di un Doppler specifico.

Emorroidectomia con stapler (Longo): consiste nella rimozione di un anello mucoso dalla regione endorettale al fine di stirare le emorroidi verso l’interno dell’ampolla e decongestionare il plesso gravato dalla stasi.

Emorroidectomia tradizionale (Milligan-Morgan, Ferguson,…): La rimozione vera e propria dei gavoccioli prominenti.