Nonostante rientri tra i difetti di parete addominale, ci è sembrato giusto dedicare un capitolo a parte a questa problematica in cui si assiste allo sfiancamento persistente della parete stessa per la tensione protratta cui viene sottoposta. 

Le condizioni che più frequentemente espongono al rischio di diastasi, ossia divisione, allontanamento, dei muscoli retti dell’addome ( quelli che formano la cosiddetta “tartaruga”) sono in prevalenza la gravidanza ed il sovrappeso protratto.

Tali circostanze espongono la fascia muscolare della parete addominale ad una distensione continuativa che determina un allargamento del rafe mediano detto linea alba ed una progressiva stabilizzazione dell’anomalia. Analogamente i tessuti sovrafasciali, ossia il tessuto adiposo e la cute, risentono di queste problematiche in quanto il tessuto adiposo viene caratterizzato da ipertrofia e spesso lipedema mentre la cute, che deve comunque rivestire il nostro corpo, viene distesa in maniera importante. Questa abnorme richiesta spesso produce a livello cutaneo un danno permanente esitando quasi sempre in smagliature diffuse al basso ventre e talvolta nel “grembiule addominale”. 

Non si deve ridurre il problema ad un solo inestetismo in quanto la vistosa plica è frequente responsabile di intertrigine (il fastidioso arrossamento flogistico che si localizza nelle pieghe cutanee come la plica addominale, i solchi mammari,…).

Spesso il riconoscimento di una condizione di questo tipo porta a suggerire approcci conservativi e dobbiamo dire che minimi margini di recupero esistono ma alcuni fattori collaterali, quali l’età, la predisposizione personale,… spesso rendono insoddisfacente questo percorso che, comunque, richiede limitazioni. Proprio alla luce di quanto detto, un recupero pressoché completo si ravvisa nelle donne giovani alla prima gravidanza in cui il volume addominale sia stato contenuto come anche in tutte le forme di sovrappeso adolescenziale. 

La correzione tangibile di questa condizione si ravvisa nell’intervento di addominoplastica ossia una procedura che mediante un accesso arcuato bisiliaco consente lo scollamento del tessuto adiposo profondo dalla fascia muscolare superficiale. L’esposizione del piano fasciale consente di apportare le plicature correttive che consentono di avvicinare i muscoli retti dell’addome ripristinando lo status quo

In tal senso la nostra equipe vanta un’esperienza molto vasta e la mettiamo a vostra disposizione.